3 buoni motivi per smettere di postare sui social il tuo percorso PMA

La procreazione medicalmente assistita è un’esperienza molto impegnativa dal punto di vista fisico e psicologico, soprattutto per le donne.

Molte, alla ricerca di supporto emotivo, rassicurazioni o consigli, sentono il bisogno di condividerla su forum online oppure su pagine e gruppi dedicati all’interno dei social media, raccontando momenti salienti del percorso, chiedendo esperienze o pareri o anche condividendo foto di referti medici.

Se ti riconosci in questa descrizione, di sicuro sai già di essere in abbondante compagnia. Ma hai mai pensato a quali pericoli corri?

  • Disinformazione

Chiedere online consigli, pareri, informazioni o indicazioni su un tema come la PMA significa quasi sempre ricevere una gran quantità di informazioni vaghe e contraddittorie, uscendone più disorientata di prima senza nulla di realmente utile.

Talvolta a gestire una pagina Facebook dedicata alla PMA o a rispondere su un forum è un medico, ma lui o lei potrà darti solo indicazioni estremamente vaghe e generiche, poiché non conosce a fondo la vostra situazione.

La maggior parte delle volte però a rispondere alle tue domande sono altre pazienti: in questo caso le risposte saranno nel migliore dei casi aneddotiche, quindi efficaci solo nell’aumentare in te confusione, ansia, dubbi e timori confrontando inutilmente la tua situazione con la loro, diversa e a te sconosciuta.  Nel peggiore dei casi invece le informazioni così ricevute saranno del tutto errate, anche se date in buona fede.

 

  • Giudizi inopportuni

Molte donne condividono online aspetti e dettagli intimi della propria esperienza personale con la PMA e chiedono consigli, pareri o confronti anche su questioni decisamente importanti, come ad esempio se continuare con i tentativi di PMA o interromperli dopo uno o più fallimenti. Questo espone al rischio di ricevere risposte giudicanti e superficiali proprio in un momento di particolare bisogno e vulnerabilità.

In quei momenti, chi ti risponde ha una conoscenza inevitabilmente minima della vostra situazione, ma principalmente si basa sulle proprie personali esperienze pregresse, convinzioni, desideri, paure e su una reazione emotiva momentanea.

La PMA non è soltanto una procedura medica, è un percorso di vita che comporta scelte, vissuti, sentimenti, cambiamenti ed esperienze altamente impattanti e delicati: ciò che è vero e fortemente significativo per qualcuno potrebbe non avere alcun senso per qualcun altro.

 

  • Consenso e fiducia di coppia

Hai chiesto il consenso di tuo marito o compagno prima di postare il suo spermiogramma su un gruppo Facebook, o anche solo di raccontare i particolari di qualcosa che lo riguarda intimamente?

Condividere dati sensibili (tra cui appunto qualsiasi informazione che abbia a che fare con le condizioni mediche di una persona) senza il suo consenso può costituire un reato, ma soprattutto rischia di andare a minare profondamente la fiducia e l’unione della vostra coppia proprio nel momento in cui ne avete più bisogno per affrontare questa avversità.

 

Ma allora, che fare? Dove cercare quella comprensione che è difficile trovare nei medici, se il mondo della PMA è praticamente sconosciuto e incomprensibile a chiunque non lo viva?

  • Chiedi indicazioni, informazioni, pareri e supporto decisionale solo a medici di fiducia che conoscono a fondo la vostra situazione unica e specifica
  • Scegliete con cura i professionisti e la clinica cui affidarvi, cercando anche una buona comunicazione e un buon rapporto umano
  • Coltivate fiducia, sincerità e supporto reciproco nella vostra coppia

Ma soprattutto…

Ti piacerebbe poter affrontare la tua PMA senza quell’ansia divorante che ti spinge a cercare sollievo nei gruppi online?

Ti piacerebbe sentirti così forte e sicura da poter accogliere dentro di te perfino l’incertezza lacerante che provi, senza più il bisogno di cercare conforto nelle esperienze e nelle opinioni di sconosciute?

Il mio percorso di psicoterapia breve dedicata alla fertilità è nato per questo!

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