Tra le esperienze che accomunano tutto il genere umano (e non solo), il sogno è tra le più affascinanti e misteriose. Se sappiamo conoscerlo e comprenderlo, può anche guidarci sulla strada della nostra crescita e realizzazione personale. Ma ecco le risposte a sette domande che tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo posti sui sogni.
Io non sogno, giuro. Non è pazzesco?
Tutti sogniamo ogni notte, e più volte. In un sonno medio di 7 ore si alternano 4-5 cicli di sonno, ognuno dei quali comprende una fase REM, durante la quale, appunto, si sogna per alcuni minuti. La questione è ricordare i propri sogni: come fare? Perchè a qualcuno viene naturale e per altri è un evento raro?
Se non ricordi quasi mai alcun sogno, è possibile che le tue difese psichiche siano troppo vigili e non ti permettano di vivere quella temporanea rinuncia al controllo nella quale si ha esperienza dei sogni. Chiediti se anche nella vita reale tendi a fidarti eccessivamente della sola razionalità, sottovalutando la tua saggezza emotiva e la tua intuizione.
Per tutti, comunque, la via maestra verso una migliore capacità di ricordare i sogni è quella di tenere un apposito diario. Ogni volta che ricordi un sogno, cerca di scriverlo il più presto possibile la mattina dopo averlo fatto. Nel corso del tempo questo diario ti sarà di fondamentale importanza per utilizzare il potere trasformativo dei sogni nella tua crescita personale, anche in considerazione del fatto che molti sogni acquistano pieno significato solo se letti in serie, come capitoli di un libro.
Faccio sogni così assurdi e stupidi. Sarà vero che i sogni hanno un significato?
Nei sogni la nostra mente funziona in modo radicalmente diverso dalla veglia: vengono meno i nessi logici, il senso di sé, le leggi fisiche e spaziotemporali, le convenzioni sociali e morali; prendono il sopravvento l’immaginazione, le emozioni, le paure, i desideri, i simboli, la creatività. Jung ci insegna che non è il sogno ad essere oscuro o a celare qualcosa, siamo noi che non lo comprendiamo perchè abbiamo perso l’abitudine di cogliere il suo linguaggio.
Uno dei motivi per cui ci è così difficile afferrare i messaggi che i nostri sogni ci portano è che la loro funzione principale è quella di equilibrare i nostri atteggiamenti unilaterali, per farci vedere qualcosa di noi e della nostra vita che non riusciamo e spesso non vogliamo vedere. Si tratta del punto di vista dell’Inconscio, che deve necessariamente completare quello della razionalità per mantenerci sul nostro autentico cammino.
Inoltre i sogni hanno una specifica funzione a livello neurologico: è infatti scientificamente dimostrato che durante il sogno il cervello consolida la memoria a lungo termine, riorganizza informazioni, idee e reti neurali, elabora e integra contenuti di ogni tipo. Non a caso la saggezza popolare consiglia a chi è agitato o ha un dilemma di “dormirci su…”.
Voglio capire i miei sogni. Quale manuale mi consigli?
Sarebbe bello se capire i sogni fosse così facile da poter essere spiegato in un manuale! O forse no, non sarebbe così bello, se il significato dei sogni fosse qualcosa di automatico, schematico, codificato.
La complicatissima e meravigliosa verità è che il sogno è solo di chi lo sogna, e soltanto il sognatore può comprenderlo pienamente, eventualmente con l’aiuto di una guida esperta, ma nemmeno tutto il sapere del massimo esperto mondiale sui sogni potrebbe sostituire ciò che il sognatore sa su se stesso e sulle proprie immagini interiori.
L’antica nozione che ad ogni sogno corrisponda un significato codificabile uguale per tutti è stata superata almeno 1800 anni fa da Artemidoro da Daldi, autore del primo trattato sui sogni della storia.
Paure, desideri, momento della vita, cultura di appartenenza, dialetto, ricordi e gusti personali del sognatore sono solo alcuni degli infiniti fattori che danno ad ogni sogno un significato assolutamente unico per ciascuno di noi.
Non c’è modo di interpretare un sogno se non chiedendoti cosa significa ogni suo elemento per te e che sensazioni ed emozioni trasmette a te, unico autore, regista, attore, scenografo e spettatore del tuo sogno.
In una parola, diffida da tutti quei libri che pretendono di fornire un dizionario dei sogni, e diffida ancora di più da quei sedicenti professionisti che propongono un’interpretazione di questo tipo.
Ho spesso un sogno ricorrente, che cosa significa?
I sogni ricorrenti meritano particolare attenzione perché ti riportano a un nodo, un ingorgo che blocca una parte più o meno piccola della tua energia psichica, la quale non potrà fluire liberamente verso il presente e il futuro, finché non lo avrai compreso.
Un sogno ricorrente ha lo scopo di richiamare la tua attenzione su una questione irrisolta, un conto in sospeso con la vita, la ferita aperta lasciata da un evento traumatico, il distacco improvviso da una persona cara, un nostro bisogno profondo che rifiutiamo.
Per riuscire a sciogliere il nodo di un sogno ricorrente può essere fondamentale tornare con la memoria a chi eri e cosa ti accadeva nel periodo in cui si è presentato per la prima volta.
Talvolta i sogni ricorrenti hanno caratteri angoscianti o spaventosi, ma solo se li accogli come preziosi alleati della tua crescita personale potranno consegnarti il loro messaggio e infine lasciarti liber*.
A volte il sogno ricorrente si presenta sempre uguale a se stesso, altre volte con piccole variazioni sul tema che non modificano la sua essenza, altre volte ancora invece con veri e propri cambiamenti: ecco quindi che vediamo il sogno al lavoro, il suo potere di elaborazione e integrazione sta trasformando il problema e ci sta portando sulla strada della sua risoluzione.
Aiuto, ho sognato di fare sesso con Babbo Natale! Dove mi ricoverate?
Capita, forse più di quanto ci piacerebbe ammettere, di sognare di avere rapporti sessuali con qualcuno che nella vita reale non considereremmo mai in questa prospettiva: persone da cui non ci sentiamo per niente attratti, colleghi di lavoro, conoscenti, personaggi noti o addirittura parenti, uomini o donne indifferentemente. Queste esperienze possono provocare ribrezzo, vergogna, dubbi, in contrasto col piacere e il coinvolgimento provati nel sogno.
Se vuoi fare tesoro dell’esperienza onirica, non lasciarti condizionare dall’equazione di disneyana memoria secondo cui i sogni sarebbero desideri: è decisamente semplicistica e riduttiva.
Spesso i personaggi dei nostri sogni rappresentano parti di noi stessi, come attori che il nostro inconscio chiama a interpretarle. L’amica d’infanzia può rappresentare la tua ingenuità e spensieratezza, la cugina giramondo la tua voglia di evasione e novità, il capo le tue aspirazioni professionali, la leggenda vivente della musica un tuo talento artistico, un padre la tua parte responsabile e saggia. Ecco quindi ciò che spesso l’inconscio comunica attraverso improbabili sogni a sfondo sessuale: c’è una parte di te che ha bisogno di essere amata, ascoltata, contattata, accolta di più. Chiediti cosa rappresenta per te la persona che hai sognato, e scoprirai qual è la parte di te che cerca la tua attenzione.
Ma quindi alla fin fine il sesso c’entra sempre?
Freud, in estrema sintesi, la pensava così, ma equiparare l’energia vitale dell’Eros solo e soltanto al sesso o al desiderio sessuale significa offendere la nostra natura, banalizzandola. L’Eros è forza vitale, è passione per ciò che facciamo, è voglia di vivere, di essere noi stessi e di gridarlo al mondo, è curiosità, è gioia di stare con gli altri. C’è Eros in ogni nostro progetto per domani, c’è Eros in tutte quelle situazioni e attività nelle quali perdiamo il senso del tempo, c’è Eros in tutto ciò che ci fa sentire vivi.
Possiamo quindi dire che tutti i sogni sono erotici se teniamo presente che non tutti sono sessuali.
E’ possibile controllare i sogni?
Sì, per quanto sia un’esperienza decisamente insolita. Per alcune persone è un’abilità naturale, per altre un’evenienza che si verifica pochissime volte nel corso della vita, oppure mai; secondo alcuni studiosi tutti possiamo imparare a farlo attraverso l’allenamento.
Oltre ad essere un’esperienza affascinante e potenzialmente molto piacevole, il sogno lucido o onironautica potrebbe essere utile per affrontare paure e inibizioni, sviluppare la creatività, potenziare le abilità di problem-solving o per contrastare gli incubi, particolarmente nelle persone che ne soffrono molto in seguito a un’esperienza di vita traumatica.
Va sottolineato, comunque, che il controllo lucido e volontario del sogno è qualcosa che snatura le sue vere funzioni, comprese quelle di aiutarci a contenere le angosce, portarci a consapevolezza aspetti di noi e della realtà che rinneghiamo, ed elaborare le esperienze traumatiche. Il sogno può svolgere queste funzioni proprio nella misura in cui ci porta fuori, per qualche momento, dall’assetto razionalista, performativo e morale dominante nella nostra cultura, consentendoci di lasciar andare il controllo. E se incubi ricorrenti legati a un’esperienza traumatica diventano intensi e frequenti al punto da risultare invalidanti, il modo migliore per stare meglio è intraprendere un percorso di psicoterapia, non certo privare la psiche di uno dei più potenti strumenti di auto-guarigione spontanea di cui dispone, assoggettandolo al controllo arbitrario.
Secondo gli esperti della materia esistono varie tecniche per accedere all’esperienza onironautica, ma mi sento di sconsigliarle in quanto ostacolano le naturali funzioni del sonno.